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Derashà sulla parashat hashavua
SHABBAT KEDOSHIM - 13/14 MAGGIO 2016
Generalmente quando una persona si ammala il medico gli domanda: “Forse hai mangiato qualcosa di poco salutare? Forse i
cambiamenti metereologici ti hanno fatto male?”.
Non viene mai in mente al medico, però, che forse il paziente può aver commesso qualche peccato, e che proprio a causa
di tale peccato gli è stato destinato da Hashem di mangiare
qualcosa di nocivo che lo ha fatto ammalare. I Nostri maestri
zz”l, che vivevano su di un altro livello spirituale, hanno invece
sempre ricercato nei peccati dell’uomo le ragioni per tutto ciò
che accade di negativo nelle nostre vite.
Per questa ragione, HaQadosh Baruch Hu ha fatto sì che le
12.000 coppie di studenti di Rabbì Aqivà morissero proprio
durante il periodo intercorrente tra Pesach e Shavuot (cc.dd.
“giorni dell’omer”), e ciò nonostante il fatto che in questi giorni dell’anno cade la stagione della primavera e della fioritura,
dove si respira un’aria buona e molto salutare; così come è
scritto nel Talmud, secondo cui il periodo tra Pesach e Shavuot
giova alla guarigione di tutte le malattie (TB Shabbat 147b).
A fronte di quanto sopra, Hashem ha invece fatto si ché la morte degli allievi di Rabbì Aqivà avvenisse proprio in quel periodo
dell’anno, e ciò aƥnché tutti riconoscessero che la loro morte
era dipesa solo ed esclusivamente dalla mano divina: laddove
fossero morti nel periodo di Tamuz (luglio/agosto), infatti, si
sarebbe potuto dire che la loro morte era dovuta a causa dell’intollerabile caldo stagionale, mentre, qualora fossero morti nel
periodo di Tevet (dicembre/gennaio), le persone avrebbero
potuto far dipendere la morte dal terribile freddo che generalmente si registra durante la stagione invernale.
Essendo intervenuta la loro morte durante la stagione primaverile, invece, è stato evidente per tutti che erano stati i loro
peccati a cagionarne la distruzione, anche al fine di fornire noi
uno spunto per compiere una teshuvà ~ pentimento completo.
da qui
www.e-brei.net/uploads/vitaebraica/momenti/anno4numero9.pdf
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Karmel35.
User deleted
A proposito di cibo, in questi giorni di Hanukkah vedo che sono di tradizione sfornare i sufganyot, sorta di bomboloni dolci, io vado matto per tutto ciò che è dolce.
La golosità è vista nell'ebraismo come una cosa negativa o positiva?. -
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Mangiare e bere con golosità
Comandamento negativo 195
Di Rabbi Moshe ben Maimon ("Maimonide"); tradotto da Berel Bell
La 195a proibizione è che ci è proibito essere un ghiottone e un ubriacone in gioventù, secondo le condizioni specifiche 1 che definiscono a ben sorer u'moreh [figlio ribelle].
La fonte di questo divieto è la dichiarazione di G‑d23 (esaltato sia Lui), "Non mangiare sul sangue".
La spiegazione [del motivo per cui questo è considerato un divieto invece che un comandamento positivo di punire il ben sorer u'moreh] è che il ben sorer u'moreh è incluso tra coloro che vengono giustiziati dall'Alta Corte. La Torah afferma chiaramente 4 che il metodo di esecuzione è la lapidazione che ogni volta che il è un divieto, poiché questo ghiottone e ubriacone viene punito con la lapidazione se ricorrono tutte le condizioni.mitzvah e della circoncisione. Sappiamo quindi che l'attuale Pesach è un divieto, ad eccezione del sacrificio di mitzvah o esecuzione, la kares indica una punizione di Torah5 Abbiamo già spiegato nell'introduzione a questo lavoro.
Abbiamo menzionato la fonte della punizione, ma secondo il nostro principio secondo cui la Torah dà una punizione solo se c'è un altro versetto che afferma l'effettivo divieto, dobbiamo ancora trovare l'effettivo divieto. La Gemara dice nel Sanhedrin,6 "Quale versetto funge da divieto di ben sorer u'moreh? Il versetto, & #39;Non mangiare sul sangue.' "" È come se il versetto dicesse: "Non mangiate in modo da causare spargimento di sangue", cioè il mangiare di questo ghiottone e ubriacone che è punibile con l'esecuzione. Se una persona mangiasse questo pasto malvagio con tutte le condizioni negative, trasgredirebbe questo divieto.
Non importa che questa sia una lav she'b'klalus,7 come spiegato nel Nono Principio Introduttivo, perché poiché esiste un versetto separato che stabilisce la punizione, non ci interessa se il divieto effettivo provenga da una legge separata o da un lav she& #39;b'klalus. Lo abbiamo già spiegato molte volte e fornito molti esempi.8
I dettagli di questa mitzvah sono spiegati nell'ottavo capitolo del trattato Sanhedrin .
NOTE A PIÈ DI PAGINA
1.
Ad esempio, deve acquistare e consumare 50 dinari di carne con il denaro rubato a suo padre. Deve essere cucinato al sangue e mangiato fuori dalla proprietà di suo padre in cattiva compagnia. Deve essere fatto nei tre mesi successivi al raggiungimento del bar mitzvah. Vedi Hilchos Mamrim , cap. 7.
2.
Lev. 19:26.
3.
Vedi sotto, dove il Rambam spiega la connessione di questo versetto a questa proibizione.
4.
Deut. 21:21.
5.
Fine del principio introduttivo 14.
6.
63a.
7.
Un "divieto inclusivo" cioè uno che comprende diversi divieti distinti. La regola generale riguardante un lav she'b'klalus è che conta come un solo comandamento anche se include diversi divieti distinti. (Vedi Principio introduttivo Nove e N299.)
Questo versetto, "Non mangiare il sangue", è spiegato nel Sanhedrin per includere altri divieti, come mangiare carne sacrificale prima che il sangue venga versato sull'altare (N182). Sebbene solitamente gli aspetti separati di un lav she'b'klalus siano inclusi in un unico divieto, N195 non presenta questo problema, in quanto il Rambam spiega ulteriormente.
8.
Vedi, ad esempio, N26; N60.
Di Rabbi Moshe ben Maimon ("Maimonide"); tradotto da Berel Bell
Il rabbino Berel Bell è un noto educatore, autore e conferenziere. Lui e la sua famiglia risiedono a Montreal, in Canada.
Da "Sefer Hamitzvot in inglese", pubblicato da Sichos in inglese.
Da chabad.org.
I peccati, il cibo e la malattia |
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