Chi erano i Filistei (che non sono gli Arabi di Gaza di oggi)?

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    Filisteo deriva dall'ebraico פלישתים (Plishtim) con la radice פלש (Pelesh) che significa invadere. La parola Plishtim è la forma plurale, quindi la traduzione di Plishtim è "Invasori". Erano una tribù straniera che invadeva la terra e non era originaria della zona.

    Intorno al 1200 a.C. i Filistei (che non sono gli Arabi Israeliani che vivono oggi in Israele ndr) sono una popolazione di origine egeo-anatolica, arrivarono in Eretz Israel (terra di Israele). In poche generazioni si amalgamarono con la popolazione locale di origine cananea.
    I Filistei non hanno lasciato opere scritte. Conosciamo la loro storia solo da quanto ci narrano i loro nemici Egiziani, Assiri e Israeliti.

    Ramses III contro i "popoli del mare"

    Il faraone Ramses III, secondo della XX Dinastia, regnò 31 anni, dal 1190 al 1159 a.C. (nella cronologia breve 1184-1153; nella cronologia lunga 1198-1166).
    Ramses III, nell'ottavo anno del suo regno (circa 1183 a.C.), dovette affrontare una grave crisi. I "popoli del mare" attaccarono l'Egitto.
    Gli egiziani forniscono anche un elenco dei popoli del mare: Aqawash (Achei), Danyan (Danai), Peleset (Filistei), Luka (Lici), Shardana (Sardi), Shekelesh (Siculi), Tjeker (Teucri), Tursha e Weshesh. Le identificazioni dei popoli non sono sempre certe.
    I Filistei furono riconosciuti tra gli invasori con il nome di Peleset.
    I popoli del mare in Asia Minore avevano distrutto Hatti (il regno degli Ittiti), poi avevano invaso Kode (la Cilicia), Arzawa (l'Anatolia sud-occidentale), Alasia (Cipro) ed erano arrivati in Amurru (la Siria).
    Il faraone respinse gli stranieri sia sul mare sia sulla terra.
    La battaglia terrestre avvenne in una zona tra Eretz Israel e il Libano (Djahi). La battaglia navale si svolse di fronte al delta del Nilo.
    Sulle pareti del tempio funerario di Ramses III, a Medinet Habu, si trovano iscrizioni e bassorilievi che raccontano gli eventi.
    Due particolari attraggono l'attenzione:
    - in mezzo alle truppe sconfitte si trovano pesanti carri, tirati da buoi, con donne e bambini; si tratta della migrazione di un popolo e non solo di un tentativo di conquista militare;
    - nell'esercito egiziano si trovano soldati vestiti nello stesso modo degli invasori; forse si tratta di truppe mercenarie appartenenti alla stessa etnia degli invasori ed assoldate in precedenza; i popoli del mare erano quindi noti agli egiziani e non erano degli invasori arrivati da zone sconosciute.

    I Sardi e i Weshesh in Eretz Israel

    Il Papiro Harris I, scritto poco dopo la morte di Ramses III, conferma gli avvenimenti, pur dandone una versione diversa. Ramses III sarebbe andato a combattere i Danai nelle loro isole, avrebbe distrutto i Teucri e i Filistei, mentre avrebbe preso prigionieri Sardi e Weshesh per farne soldati del proprio esercito.

    Nel Papiro è scritto "I Sardi e i Weshesh del mare fu come se non esistessero, catturati tutti insieme e condotti prigionieri in Egitto, come la sabbia della spiaggia. Io li ho insediati in fortezze, legati al mio nome. Le loro classi militari erano numerose come centinaia di migliaia. Io ho assegnato a tutti loro razioni con vestiario e provvigioni dai magazzini e dai granai per ogni anno".

    Secondo un costume non insolito nell'antichità, i popoli che migravano, anche in forma aggressiva, potevano essere integrati nel territorio che avevano aggredito, a patto di sottomettersi alle autorità del paese e di difendere il territorio contro ulteriori invasori. Anche i Romani useranno questo metodo nei confronti delle popolazioni germaniche.

    I Teucri in Eretz Israel

    Nel romanzo egiziano "Il viaggio di Wenamun", ambientato nell'anno 24° del regno di Ramses XI (verso il 1080 a.C.), viene citata Dor, città dell' attuale Israele settentrionale, come "città dei Teucri". Evidentemente questo popolo non era stato annientato, come afferma il Papiro Harris. Analogamente possiamo pensare che i Filistei sconfitti, ma non sterminati, si fossero installati in alcune zone di Eretz Israel .

    La ceramica micenea in Eretz Israel

    Intorno al 1200 a.C. in Eretz Israel scomparve la ceramica, importata, del tipo Tardo Miceneo III B e negli stessi strati archeologici si trovano tracce di distruzione violenta, segno che la zona fu devastata da aspri combattimenti.
    Subito dopo, negli stessi siti, comparve la nuova ceramica monocroma del tipo Tardo Miceneo III C 1b, propria del XII secolo. Questa ceramica ha la caratteristica di essere prodotta con materiali argillosi locali della Palestina. Se ne può dedurre che popolazioni immigrate in Eretz Israel dall'Egeo e dall'Anatolia cominciarono a produrre sul posto la ceramica con le tecniche a loro note.
    Lo stesso tipo di ceramica si trova a Cipro, in Cilicia, sulla costa siriana a sud di Ugarit, a Biblo, Sarepta, Tiro, Akko, Dor, Asdod, Ascalona.

    I Filistei da Creta a Eretz Israel

    La Bibbia afferma che i Filistei venivano da Creta.
    Nel libro del profeta Amos, vissuto nell'VIII secolo a.C., è scritto: "Amos 9:7 Non io ho fatto uscire Israele dal paese d'Egitto, i Filistei da Caftòr e gli Aramei da Kir?" (Amos 9:7)
    Caftor è probabilmente il nome dato dagli Israeliti all'isola di Creta.
    Il nome egiziano di Creta era Keftiu. Nei testi trovati nel tempio di Amenofi III si elencano varie città di Keftiu e di regioni affini:
    - Cnosso, Festo e Amnisos nell'isola di Creta;
    - Micene e Nauplia nel Peloponneso;
    - Citera, un'isola tra il Peloponneso e Creta.

    I Filistei nel paese di Canaan

    Le città principali dei Filistei, in Eretz Israel, furono Gaza, Ascalona, Asdod, Ekron (Tel Miqne) e Gat (non identificata), la cosiddetta Pentapoli filistea.
    Il profeta Sofonia, seconda metà del VII sec. a.C., dice: "Il nemico a occidente: i Filistei Sofonia 2:4 Gaza infatti sarà desolata e Ascalona ridotta a un deserto. Asdod in pieno giorno sarà deportata ed Ekron distrutta dalle fondamenta. Sofonia 2:5 Guai agli abitanti della costa del mare, alla gente dei Cretei! La parola del Signore è contro di te, Canaan, paese dei Filistei: 'Io ti distruggerò privandoti di ogni abitante. Sofonia 2:6 Diverrai pascoli di pastori e recinti di greggi'. Sofonia 2:7 La costa del mare apparterrà al resto della casa di Giuda; in quei luoghi pascoleranno e a sera nelle case di Ascalona prenderanno riposo, quando il Signore loro Dio li avrà visitati e avrà restaurato le loro sorti." (Sofonia 2:4 - 2:7).
    Il profeta Geremia, seconda metà del VII sec. a.C., dice: "Geremia 47:4 perché è arrivato il giorno in cui saran distrutti tutti i Filistei e saranno abbattute Tiro e Sidone, con tutti i loro ausiliari; il Signore infatti distrugge i Filistei, il resto dell'isola di Caftor. Geremia 47:5 Fino a Gaza si son rasati per lutto, è distrutta Ascalona. Asdod, povero resto degli Anakiti, fino a quando ti farai incisioni?" (Geremia 47:4 - 47:5)
    Nel Deuteronomio è scritto: "Deuteronomio 2:23 Anche gli Avviti, che dimoravano in villaggi fino a Gaza, furono distrutti dai Kaftoriti, usciti da Kaftor, i quali si stabilirono al loro posto." (Deuteronomio 2:23)

    I Filistei figli di Iafet o di Cam?

    Gli Israeliti consideravano discendenti di Iafet, figlio di Noè, i greci, gli anatolici e le popolazioni egee. Pertanto anche i Filistei dovevano appartenere alla stessa discendenza.
    Invece nella Tavola dei popoli è scritto: "Genesi 10:13 Egitto generò quelli di Lud, Anam, Laab, Naftuch, Genesi 10:14 Patros, Casluch e Caftor, da dove uscirono i Filistei." (Genesi 10:13 - 10:14)
    L'attribuzione dei Filistei alla discendenza di Cam potrebbe derivare dal fatto che gli Israeliti avevano posto nella famiglia di Cam sia le popolazioni di pelle scura sia tutti i loro nemici: egiziani, assiri, babilonesi, fenici, canaaniti.

    Espansione ed acculturazione dei Filistei

    Secondo diverse testimonianze risulta quindi che all'inizio del XII secolo i Filistei, ed altri popoli del mare, si erano insediati in Eretz Israel, prevalentemente nella zona costiera, come sudditi degli egiziani, dopo aspre battaglie con gli stessi egiziani e con le popolazioni locali.
    L'Egitto all'inizio dell'XI secolo entrò in crisi e fino alla seconda metà del X secolo il controllo egiziano dell'attuale Israele divenne nominale. Fu solo con il faraone Sheshonq che l'Egitto riprese a occuparsi di Eretz Israel.
    Per quasi due secoli i Filistei rimasero indipendenti e riuscirono ad espandere i loro possedimenti, ma non nella zona centrale di Canaan, a spese delle popolazioni locali e degli altri popoli del mare.
    Ma la conquista militare si accompagnò anche ad un caratteristico fenomeno di acculturazione, per cui i Filistei nella seconda metà dell'XI secolo smisero di produrre la ceramica micenea locale. I Filistei, dopo più di un secolo di convivenza, si erano integrati con le popolazioni di Canaan.

    fonti

    wikipedia
    treccani.net
     
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