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..R. Pacifici, citando Rashì, osserva da qui si impara che la nostra forza consiste nella parola, come è scritto: “La voce è la voce di Ya’akòv, e le mani sono le maini di Esau” (Bereshìt, 27:22). Da questo versetto i maestri nel trattato Gittìn (57b) insegnano che nessuna preghiera è efficace nel mondo a meno che qualche membro della discendenza di Ya’akòv non abbia una parte in essa...
da morasha.it.